nota del curatore


Come curatore del Padiglione Architettura di EXPO 2015 Belle Arti, sono stato incaricato da Vittorio Sgarbi di ideare la mostra La città ideale. Omaggio a Guglielmo Mozzoni e di definire contenuti e attività del programma del Padiglione. La sezione modelli della mostra (da maggio a ottobre) è allestita nell’atrio istituzionale del Grattacielo Pirelli, adibito a spazio espositivo in via eccezionale per questa occasione. I plastici delle Città Ideali saranno sospesi su piedistalli trasparenti, avendo come sfondo la piazza Duca d’Aosta e la città di Milano. La mostra è completata con la sezione disegni nello spazio eventi del Pirelli (da settembre a ottobre), in cui ammirare la grande produzione progettuale del Mozzoni sia in occasioni di alto profilo professionale che in proposte visionarie. L’offerta del Padiglione Architettura è ampliata dal ciclo di convegni Milano capitale del moderno nel sensazionale spazio del Belvedere del Pirelli, aperto al pubblico straordinariamente per questa attività, e dalla messa a sistema delle attività legate all’architettura e al design per le città della Lombardia: le università e le accademie, le mostre di Triennale, gli itinerari di architettura moderna in collaborazione con gli ordini professionali, gli archivi del moderno, le attività legate al mondo del progetto. La mia intenzione è quella di concentrare l'attenzione su singole opere di architettura (grandi, critiche e canoniche, nelle loro contraddizioni tra autonomia e dipendenza dal luogo specifico e dal tempo storico), di farle tornare al centro del discorso teorico, cercando di sfuggire dalle aporie degli approcci transdisciplinari. D’altro canto, anche la città è considerata tema teorico centrale, sia nello studio urgente delle dinamiche di inclusione/esclusione e di appropriazione/privazione nei rapporti economici e sociali tra le forze e i gruppi urbani, sia nella comprensione della sua natura di centro di sviluppo della cultura architettonica. Al tempo stesso promuovo infine l'idea che le città di Lombardia facciano parte di una più vasta conurbazione che va dalle Alpi all’Adriatico. In questo specifico tipo di urbanizzazione, in cui città diffusa e città policentrica formano parte di quella megalopoli che va da Torino a Venezia e Ravenna, città e campagna ancora oggi convivono pur potendo rimanere a tratti ancora nettamente separate. Questa è parte dell'eredità della nostra cultura e della nostra storia, in contrapposizione a molte dinamiche di consumo ed erosione del suolo della metropoli contemporanea globale: una possibilità altra per il futuro della città.

Lorenzo Degli Esposti